Il "modello" Vignola

 Fra i vari ballottaggi di questo fine settimana, quello di Vignola a me suscita un interesse particolare e credo meriti i complimenti di tutti gli “alternativi” della provincia per i vignolesi che sono riusciti a raggiungere questo importante risultato.

Il partitone infatti, per la prima volta nella sua storia, viene sfidato in una sua antica roccaforte non dai tradizionali rivali del centrodestra né dagli arrembanti esponenti del M5S locale, ma bensì da una coalizione di liste civiche fra le quali quello spirito “referendario” e dei Beni Comuni che avevamo sperato di suscitare anche a Carpi, ha lavorato bene per cinque anni sotto le insegne di Vignola Cambia, che nel 2009 era riuscita ad eleggere una sola consigliera comunale, ed oggi si giocano al ballottaggio il governo della loro città, insieme con due altre liste civiche, per un totale di consensi per il loro candidato sindaco Mauro Smeraldi che arriva al 33% senza bisogno del “traino” di simboli nazionali, leader e guru.
Una storia secondo me poco sottolineata nel bla bla politico e mediatico locale, che merita rispetto e attenzione, prova provata che cittadini liberi e indipendenti, ma con un chiaro assetto di valori e un notevole capitale di impegno, possono riuscire con una piccola nave corsara a impensierire la corazzata ammaccata (e infangata di scandali nazionali in giro per l’Italia) del partitone.
Complimenti vivissimi e in bocca al lupo agli amici e compagni di Vignola: un altro mo(n)do è possibile e loro ce lo hanno dimostrato e contiamo che continuino a farlo.

Commenti

  1. Sono Vignolese dalla nascita e conosco molto bene i componenti delle liste nonchè i candidati sindaci. Vignola è una città, ma è molto piccola e, dopo l'oscena prova della sindaco uscente (Daria Denti), ovviamente ha trovato il PD penalizzato. Giancarlo è un'ottima persona competente, e non è un'uomo di partito. Smeraldi è un ex (?) notaio che pone la sua esperienza e disponibilità di tempo come plus per l'elezione. Io personalmente se posso dare una indicazione di voto, sono per la lista del PD, paradossalmente la vedo un poco più fresca di quella di Smeraldi. Sarà una gara dura comunque, sono davvero curioso di sapere chi la spunterà, anche perchè la campagna elettorale è stata lunga e iniziano ad esserci dei colpi molto bassi e la stanchezza si fa sentire.

    RispondiElimina
  2. Il punto è che nel sistema del partitone, chi è il sindaco è del tutto irrilevante. Può un sindaco del PD mettere in discussione il ruolo di HERA? (Ci ha provato quello di Forlì ed è sempre stato trattato come un demente) Può credibilmente opporsi ad un sistema di interessi, ad un modello di gestione del territorio che caratterizza da ormai decenni questa provincia? Può dire qualcosa di sensato sulla gestione della sanità gestita dalla regione? Anche il solo pensarlo è ridicolo e che lo pensi un grillino è paradossale. Mi sa che il vero problema è che Vignola è la prova che i cittadini possono essere attivi e partecipativi anche senza un Grillo, e piuttosto che sostenere un'esperienza del genere, a qualcuno del M5S convenga che vinca il partitone, per continuare a pensare che non esiste altra via per opporvisi se non quella indicata dal guru. Brutto segno quando in un movimento nato per superare le "appartenenze", in nome del buon senso, l'appartenenza diventa un velo alla logica: se l'alternativa non è del M5S, non è "fresca" e tanto vale riconsegnarsi al sistema a cui a parole ci si vorrebbe opporre. Sui colpi bassi in campagna elettorale poi, detto da un esponente di un movimento nato da un vaffa e che ha creato buona parte del suo consenso mediatico nazionale sull'insulto all'avversario, suvvia...

    RispondiElimina

Posta un commento

I commenti a mio insindacabile giudizio ritenuti offensivi o clamorosamente off topic, specie se anonimi, saranno rimossi . Fa te...